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I dati di febbraio registrano in Italia un calo di immatricolazioni del 24,4%

Il gruppo torinese si conferma al quarto posto tra le case del Vecchio continente

Mercato auto, in Europa -18,3%

Quota Fiat stabile al 9,2%

2009-03-13

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Dal Sito Internet della BANCA D'ITALIA

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CORRIERE della SERA

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2009-03-13

 

 

REPUBBLICA

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2009-03-13

I dati di febbraio registrano in Italia un calo di immatricolazioni del 24,4%

Il gruppo torinese si conferma al quarto posto tra le case del Vecchio continente

Mercato auto, in Europa -18,3%

Quota Fiat stabile al 9,2%

ROMA - Rallenta la frenata del mercato dell'auto in Europa. A febbraio - secondo i dati diffusi dall'Associazione costruttori europei dell'auto (Acea) - le immatricolazioni di auto nuove in Europa (27 paesi Ue più quelli Efta) sono state 968.159, in calo del 18,3% rispetto allo stesso mese del 2008. A gennaio le immatricolazioni in Europa avevano segnato un calo del 27%. Per quanto riguarda il mercato italiano, a febbraio è sceso del 24,4%.

Sempre a febbraio, Fiat Group Automobiles ha ottenuto in Europa occidentale una quota di mercato del 9,2%, stabile rispetto a un anno fa, e ha confermato il quarto posto nella classifica dei costruttori europei. A gennaio la quota del gruppo torinese si attestava all'8,8%. Il gruppo italiano ha immatricolato in Europa occidentale 82.812 vetture nuove, con una flessione del 17,2% rispetto a un anno prima.

(13 marzo 2009)

 

 

L'UNITA'

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2009-03-13

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-03-13

Auto, rallenta il calo vendite

in Europa. Italia ancora male

13 marzo 2009

Articoli Correlati - versione beta

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Auto, ancora in frenata il mercato italiano: -5,5%

Si allenta la frenata del mercato dell'auto in Europa. A febbraio - secondo i dati diffusi dall' Associazione costruttori europei dell'auto (Acea) - le immatricolazioni di auto nuove in Europa (27 paesi Ue più quelli Efta) sono ammontate a 968.159 unità, in calo del 18,3% rispetto allo stesso mese del 2008, una percentuale comunque meno negativa rispetto al calo del 27% del mese precedente. Peggio della media europea, però, la situazione del mercato italiano, che ha visto una flessione, sempre in febbraio, del 24,4 per cento.

La frenata delle immatricolazioni - sottolinea l'Acea - è stata più accentuata nei nuovi Stati membri (-30,3%) che nei mercati maturi dell'Europa occidentale (-17,3%), dove la Germania ha fatto da baluardo mettendo a segno un balzo del 21,5% grazie ai nuovi incentivi. L'effetto incentivi si è sentito anche in Francia dove il passivo è stato contenuto al 13,2 per cento. La partenza tardiva degli incentivi in Italia non ha invece consentito al Bel Paese di risentirne positivamente nel dato di febbraio, ancora piuttosto pesante. Su questi livelli viaggia anche la Gran Bretagna (-21,9%), mentre la Spagna continua in caduta libera (-48,8%). Sui due mesi gennaio-febbraio, nota ancora l'Acea, la flessione delle immatricolazioni in Europa ocidentale è stata del 22 per cento. Sui due mesi solo la Germania ha segnato un rialzo (+4%).

Per quanto riguarda i nuovi Stati membri dell'Unione europea, si sono registrate performance

in chiaroscuro tra i vari Paesi riguardati. Bene la Polonia (+7,3%), male la Repubblica Ceca (-7,7%) e malissimo Ungheria (-46,4%) e Romania (-66,5%). Nel totale dei due mesi gennaio-febbraio, le immatricolazioni nei nuovi Stati membri sono scese del 22,9 per cento.

Il gruppo Fiat ha venduto 87.635 auto (-16,5%) con una quota di mercato in lieve ascesa al 9,1% (8,9% a febbraio 2008): il Lingotto resta al quarto posto per vendite in Europa dopo Volkswagen (21,7%), Psa (13%) e Ford (9,8%). Il marchio Fiat ha riportato una flessione del 18,6% con 71.097 vetture immatricolate, le vendite di Lancia sono scese del 20,1% a 8.720 punti, mentre Alfa Romeo ha segnato un incremento nelle vendite del 23,3% a 7.509 unità. Per quanto riguarda gli altri marchi facenti capo al gruppo torinese (Ferrari e Maserati), la contrazione è stata del 37,7% a 309 auto vendute.

In calo anche tutti i principali gruppi automobilistici: -10,2% Volkswagen, -25,3% Peugeot, -12,7% Ford, -21,9% Gm, -23,1% Renault, -18,3% Toyota, -29,8% Daimler, -29,2% Bmw, -25,5% Nissan, -11,2% Honda, -15,1% Mazda, -22,4% Kia, -21,8% Mitsubishi, -52,7% Chrysler, -36,4% Jaguar Land Rover. In controtendenza solo Hyundai (+20,2%) e Suzuki (+0,6%).

13 marzo 2009

 

 

 

 

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Responsabile Per. Ind. Giacomo Dalessandro

Riferimaneti Leggi e Normative : Michele Dalessandro - Organizzazione, impaginazione grafica: Francesca Dalessandro

 

ISTAT

http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/prodind/20090210_00/

Indice della produzione industriale

Periodo di riferimento: Dicembre 2008

Diffuso il: 10 febbraio 2009

Prossimo comunicato: 18 marzo 2009

Nel mese di dicembre 2008, sulla base degli elementi finora disponibili,l'indice della produzione industriale con base 2000=100 è risultato pari a 75,6 con una diminuzione del 12,2 per cento rispetto a dicembre 2007, allorché risultò uguale a 86,1. Nella media dell’intero anno 2008 l’indice ha presentato una diminuzione del 4,3 per cento. L'indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha registrato in dicembre una diminuzione tendenziale del 14,3 per cento (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di dicembre 2007),mentre nella media del 2008 il medesimo indice ha segnato un calo del 4,3 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2007 (i giorni lavorativi sono stati 253 come nel 2007). L'indice della produzione industriale destagionalizzato è risultato pari a 84,9 con una diminuzione del 2,5 per cento rispetto a novembre 2008.

Si segnala che a partire dalla pubblicazione dei dati relativi al gennaio 2009 inizierà la diffusione dei nuovi indici della produzione industriale,espressi in base 2005 e calcolati utilizzando la nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2007 (omologo italiano della NACE rev.2 europea). Contestualmente si procederà alla ricostruzione delle serie stori-che retrospettive che saranno rese disponibili nella banca dati ConIstat.

E’ da notare che il passaggio alla base di riferimento 2005 e alla NACE rev.2 per gli indicatori congiunturali avverrà in corrispondenza del dato di gennaio 2009 in tutti i paesi dell’Unione europea.

 

Ulteriori dati sono disponibili sulla banca dati CONISTAT